Lo sapevi che?

Velletri , come tutte le località del LATIUM VETUS (compreso tra la sponda sinistra del Tevere, i colli Albani e il litorale fino al Circeo) era abitata, fin dalla preistoria , dai popoli latini, in aggregati stabili delle dimensioni di villaggi di capanne. Verso la fine dell’età del Bronzo (X sec a.C.) i villaggi si moltiplicarono concentrandosi soprattutto in altura. Nell’VIII sec a.C. (circa 750), dai villaggi si passò ad una prima struttura urbana, con conseguente differenziazione sociale della popolazione e l’emergere di una classe egemone. I Volsci penetrarono a Velletri solo nel V sec. a.C. e la dominarono per poco più di cento anni.

(Fonte: T.Livio)

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Ai primi del 1900, nel sistemare il verde pubblico, emersero resti murari di una villa rustico residenziale di età repubblicano/imperiale. Da essa provengono interessanti reperti esposti nel Museo Civico Archeologico: affreschi di uccelli, testa forse di satiro, probabile busto di Asclepio ed altri

(fonti: Nardini, Lilli et alii)

L’iscrizione di una lastra del IV sec. d.C., oggi esposta nel nostro Museo Archeologico di Velletri, ne attesta l’esistenza. Testimonianze coeve e varie tracce ancora riscontrabili sotto alcuni edifici, la confermano, ipotizzando l’ubicazione nell’area dell’attuale Piazza Mazzini, nel lato della piazza dove le abitazioni seguono tutt'ora una linea curva.

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Si tratta di una tipologia di ponte costruito con una tecnica di derivazione etrusca, ancora ben conservato ma purtroppo soffocato da vegetazione incolta e da versamenti abusivi.

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Vari tratti della Regina Viarum, dal confine con Genzano a nord fino alle Castella a sud, possono essere percorsi a piedi, specie se recuperati e valorizzati

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Lo scrittore latino Svetonio  (I-II sec. d.C.– età imperiale)  parlava di questa zona come di un quartiere ‘popoloso’ e dal nome ‘Ottavia’, che ricordava quello della Gens Octavia, una famiglia veliterna in cui nacque il primo imperatore di Roma, Ottaviano Augusto.

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Sopra un disegno riportato da Carlo Antonini nel suo “Manuale di varj ornamenti, tratti dalle fabbriche, e frammenti antichi per uso, e commodo de’ Scultori, Pittori, Architetti, Scarpellini, Stuccatori, Intagliatori di pietre, e legni, Argentieri, Giojellieri, Recamatori, Ebanisti Etc.” del 1790, si legge <<Orologio solare antico trovato nel territorio di Velletri esistente nella Piazza di Corte della medesima città>>.   Il Gruppo Archeologico Veliterno, riconosciutolo tra i vari reperti del Deposito, nel settembre 2015 lo ha riproposto alla città organizzando anche un convegno 

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Fu frequentata nel Paleolitico Medio dall'uomo di Neanderthal.

Nel III-II sec a. C. divenne luogo di culto con caratteristiche salutari: lo attestano numerosi oggetti votivi e lastre architettoniche.

In età romana tardo-repubblicana ed imperiale vi si insediò una villa rustica

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